Il ritiro di Hardwell
Dopo il ritiro di Avicii nel 2016 e lo sconvolgente epilogo, anche altri Djs hanno deciso di mettere un grosso ALT alla loro carriera.
La notizia ufficiale arriva il 7 Settempre, Hardwell si ritira dal Djing e quindi non lo vedremo più on stage, almeno per il momento :'(
Tutti ricordiamo i migliori successi di Hardwell, da Zero76 (076 è il prefisso di Breda) a Spaceman, ad Apollo, rispettivamente disco d’oro e triplo platino negli USA.
I risultati sono incredibili, si posiziona infatti al 1° posto della Top 1oo Djs di Dj Mag per ben 2 volte, nel 2013 e nel 2014
Nel 2013 inoltre, viene girato il primo docu-film: I’ am Harwell – Living the Dream, la regia è di Robin Piree.
Una carriera costellata di successi, tour internazionali e riconoscimenti, è l’ ennesima corsa accelerata di un Dj Superstar.
Il bisogno di ritirarsi suona come un segno premonitore ed è innegabile che certe storie ti lascino il segno, dopo l’addio di Avicii tutto è cambiato e certi meccanismi sono stati probabilmente spezzati, primo fra tutti quello per il quale un artista non si poteva permettere di staccarsi dal management discografico
Hardwell annuncia il suo ritiro dalle scene con un post sui social, le parole che più colpiscono sono quelle relative alle motivazioni che lo costringono all’allontanamento dai live:
I realized that there’s still so much I want to share with my family and friends, so many roads I’d like to explore, but being Hardwell 24/7 leaves too little energy, love, creativity and attention for my life as a normal person to do so
Questo è il primo passaggio su cui è importante riflettere perchè esattamente come accadde ad Avicii, è tangibile la spersonalizzazione a cui gli Artisti di questo calibro sono soggetti, Hardwell non può essere una Superstar h24
Spenti i riflettori bisogna essere se stessi e vivere la quotidianità che solo una vita normale può farti apprezzare, quanti di noi se ne sono spesso dimenticati?? Qual è il prezzo da pagare?
This is why I have decided to clear my schedule indefinitely to be completely liberated from targets, interviews, deadlines, release dates
Ecco emergere la voglia di liberarsi della “macchina industriale discografica” e ciò che ne deriva, le interviste, le scadenze e le date di rilascio.
Ancora una volta il vissuto di Avicii torna prepotente, ricordate le scene del film in cui lui è stanco di fare interviste, rispettare scadenze e suonare ai live praticamente ogni giorno?
Hardwell vive esattamente lo stesso dramma, è chiaro che una routine del genere non è fisicamente sostenibile e che occorre separare produzione discografica, rilasci dei singoli, esibizioni, tour e riposo.
Hardwell si ritira per ritrovare Robbert
Nessuno di noi è un supereroe, nemmeno Hardwell può esserlo!
Questo significa semplicemente che siamo umani e come tali dobbiamo obbedire alla nostra natura.
I always try to give myself 200% and in order to keep doing that, and feeding my creativity, I need some time off to be me, the person behind the artist and reflect on everything that happened the last few years
Ognuno di noi vorrebbe dare sempre il massimo, oltre i limiti… a volte pensiamo di poter attingere a chissà quali forze, di poter tirare la corda ancora un pò e invece, siamo fallibili e dobbiamo accettarlo.
Questo è fondamentale nella musica perchè non possiamo avere idee brillanti senza ascoltare noi stessi, è necessario vivere il nostro tempo per dare alle idee una sostanza e un’emozione.
Zero tempo libero = zero creatività
Proprio uno dei suoi ultimi successi, Make the world ours, ci aveva colpito moltissimo perchè dava dimostrazione della versatilità dell’artista.
Vogliamo quindi difendere Hardwell dalle critiche ricevute per questo singolo pienamente Hardstyle e cogliere l’occasione per ribadire un concetto fondamentale:
si ai cambiamenti e alla sperimentazione, cambiare genere non significa perdere la propria identità sul mercato, ma l’esatto opposto!
I’ll keep making music and I will never let go of it and will always aim to continue to connect with my fans through it. I want to come back stronger than ever, but for now, I’m just going to be me for a while
Malgrado il ritiro, Hardwell ci rassicura, continuerà a fare musica e manterrà costante il rapporto con i fan, i social sono rimasti attivi quindi sarà possibile seguire tutte le news sulla sua carriera.
Di contro, dopo Avicii e Hardwell, i riflettori si spengono anche per Deadmau5
Il ritiro di Deadmau5 non è un troll
Il 10 Ottobre anche Deadmau5 molla la presa e si ritira, ancora una volta le ragioni sono simili.
L’abbiamo conosciuto come un personaggio dai toni accesi e irriverenti, non si può di certo dire che sia un diplomatico.
Ultimamente però le sue “opinioni” si sono spinte un po’ oltre rendendo manifesto tutto il disagio dell’ artista.
Da anni infatti Deadmau5 soffre di problemi di natura mentale e sarebbero proprio tali turbamenti a indurlo ad assumere comportamenti da “outsider”
Deadmau5 ammette con un tweet tutte le sue fragilità, si scusa per aver sbagliato e si dichiara pronto ad affrontare i suoi demoni, gli stessi che per anni lo hanno tormentato
Il ritiro è motivato anche da una resa personale dell’artista, un burn out dovuto al fallimento del suo progetto discografico: Deadmau5 aveva infatti fondato la Mau5Trap Records con l’intento di supportare le nuove generazioni
Deadmau5 teneva molto al futuro della discografia e per questo aveva creato anche la sua Masterclass
Si tratta di una serie di lezioni specifiche sui meccanismi di produzione dove non mancano però spunti di riflessione in merito alla situazione del mercato discografico odierno e alle falle nel sistema di selezione dei Demos.
Proprio una delle ultime lezioni riguarda la difficoltà che gl’emergenti riscontrano quando mandano un demo, le risposte che non arrivano e il ciclo che si ripete.
Il sogno di Deadmau5 è anche un po’ il nostro ed è evidente quanto lui tenga a questo lavoro e alla possibilità di far conoscere volti nuovi.
Deadmau5 decide di ritirarsi per aver mancato l’obiettivo e aver perso se stesso, questo significa anche mostrarsi più come uomo che come superstar.
Scorgiamo nelle sue ambizioni il desiderio di cambiare alcune dinamiche e dare più spazio agli artisti che non dispongono di risorse economiche rilevanti, manager e social media specialist.
La Monophobia di Deadmau5
Deadmau5 deve prima ritrovarsi e sconfiggere la sua Monophobia, si, il titolo del suo ultimo successo non è stato scelto a caso.
Quando un artista si ritira non sappiamo esattamente cosa provi, ma Deadmau5 lo descrive nei minimi particolari, eccone un estratto:
Inside my head, there’s a little place left for you, what do you know?
All I want is to find out what you’re going through
I wanna come over and see what you’ve found
See if you’re hurting after tearing me down
It’s the rain of denial
All the tears in your eyes
Feel like I’m in slow motion tonight
Maybe this silence is dangerous
I wanted to hide
Now, I just wanna find you and feel what’s inside you
Deadmau5 parla di lacrime, sofferenza e silenzio e si descrive come rallentato, le parole riflettono il senso di alienazione correlato alla depressione.
Quello che prova è ansia, paranoia e paura della solitudine oltre che di se stesso (da cui monophobia).
Le scene del video quindi non obbediscono al principio del NO SENSE, al contrario, servono a catapultarci nei suoi turbamenti e a chiarire le motivazioni del ritiro.
Mostri, esseri mitologici, persone distorte, animali da compagnia “anomali”, tutto concorre a creare confusione e disorientamento.
Il video inizia con l’affermazione « nella mia testa è rimasto un piccolo posto per te », probabilmente riferita alla sua coscienza, alla parte ancora “integra” di se stesso e prosegue con un vero e proprio attacco alla sua proprietà, costruirsi un mondo sicuro attorno è inutile, i “mostri” sono dentro di noi e minacciano la quotidianità seminando il caos.
La conclusione è la resa fisica dell’ artista, Deadmau5 si ritrae svenuto sulla sua postazione, una delle sue paure è infatti quella di svenire e perdere completamente l’autocontrollo però, termina il testo con la dichiarazione più importante « adesso voglio solo trovarti e sentire cosa c’è dentro di te »
Il ritiro serve quindi per riprendere in mano la propria identità e sconfiggere il male di vivere e, dopo sole 3 settimane pare che Deadmau5 stia già meglio.
A comunicarci le novità sulla sua salute e sugli shows precedetemente fissati è il suo staff che avrà in gestione gli account social dell’artista per il tempo necessario alla totale ripresa, Deadmau5 ha infatti deciso di tenersi lontano da Twitter per un periodo più lungo.
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